Eccedenza del concreto. Il pensiero possibile. Ritratti di filosofia critica (L')

Riferimento: 9791222312019

Editore: Mimesis
Autore: De Simone Antonio
Collana: Filosofie
In commercio dal: 04 Ottobre 2024
Pagine: 470 p., Libro in brossura
EAN: 9791222312019
32,00 €
Quantità
Disp. in 7+ gg lavorativi

  In caso di disponibilità non immediata, i giorni indicati fanno riferimento

al tempo che si dovrà attendere prima che il prodotto venga spedito.

Descrizione

Was ist Kritik (dopo Kant) per noi? Qual è l'eccedenza oggi della filosofia critica nella dialettica del concreto oltre la sua pulsione esistenziale nella postura di pensiero che ricerca possibili risposte agli interrogativi sollevati dai problemi vitali della condizione storica dell'umanità con sé stessa e nei suoi rapporti con il mondo della natura e della cultura tra essere e politica, avversità e destino? Quale diagnosi si può fare dello stato della filosofia critica nel presente parlandone en philosophe nell'era della Machina sapiens? Quali sono, tra Classico e Contemporaneo, gli attori, i personaggi, le figure, le categorie che abitano la scena dei soggetti su cui è chiamata a riflettere la filosofia critica con la sua ars interrogandi nel palcoscenico teatrale della vita tra progressione e regressione? Attraverso stenogrammi filosofici e ritratti di pensiero, nelle pagine dense di questo originale libro, il filosofo Antonio De Simone scrive una storia filosofica della filosofia critica nella quale rintracciare plausibili spiegazioni ai quesiti posti sopra. Rivisitando una galleria di filosofi con esercizi di pensiero critico, l'Autore ci rilancia nell'avventuroso lavoro dello spirito che si profila, nelle condizioni della contemporaneità, come un'altra filosofia del presente oltre il presentismo e che si alimenta in modo dinamico anche del passato con lo sguardo sul futuro a-venire. Pensare, parlare, trasmettere e scrivere di cultura oltre ogni riduzione all'unum è fare filosofia critica, sapere, conoscenza, creatività nell'affascinante navigazione dell'odissea dell'umano e della sua ontologica politicità. Dell'umano non senza ma ancora con qualità nella sua ineffabile, impossibile, possibilità.