Materiali per lo studio della produzione a stampa nella Ferrara del XVIII secolo

Riferimento: 9788833644622

Editore: Pendragon
Autore: Varese Ranieri
Collana: Studi e ricerche
In commercio dal: 02 Maggio 2022
Pagine: 247 p., Libro in brossura
EAN: 9788833644622
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Descrizione

Da qualche tempo, dall'età limitato negli spostamenti, tento di ricostruire linee e momenti della cultura ferrarese del XVIII secolo. La frequentazione degli istituti di conservazione cittadini mi ha portato a raccogliere appunti ed immagini anche in ambiti di non mia stretta competenza. Mi ha costantemente stupito l'aver costretto, da parte di troppi, la storia di Ferrara, la mia città, entro i due secoli del vicariato estense, dimenticando e tentando di cancellare un prima e un poi che esigono necessaria conoscenza. Tentando di studiare momenti figurativi non necessariamente legati al XV e XVI secolo ho dovuto accedere a una letteratura locale ricca e articolata, con personaggi, cito per tutti Cesare Cittadella, non provinciali, di cultura ampia e sofisticata, partecipi di dibattito e confronto europei. Ricordo, ad esempio, gli interventi di Gianandrea Barotti al paragone Orsi - Bohours. Mi sono spesso chiesto quali fossero le strutture e le persone che avevano consentito e sostenuto l'apparire di opinioni e di controversie. Nel tempo ho segnato le notizie che man mano ritrovavo su editori, autori e librai, su accademie e istituzioni pubbliche: tutti elementi che componevano il mare nel quale navigavano gli storici e i letterati ferraresi. La obbligata clausura mi ha indotto a tentare di porre un qualche ordine al materiale raccolto, in particolare per la parte che riguardava l'attività di stampa nella Ferrara del settecento. Nessuna intenzione di pubblicare. Discorrendo con alcuni amici del come rispettivamente trascorrevamo il tempo ho parlato delle notizie riunite e ho lamentato come la materia tanto scarso interesse abbia suscitato fra gli studiosi. Sollecitato a rendere noti i risultati raggiunti lo faccio ben consapevole di limiti e carenze. Non ho la presunzione di fare una storia dell'editoria ferrarese nel XVIII secolo; mi sono limitato a riunire materiali, sino ad ora inediti e non considerati, nella speranza, illusione forse, di aver fatto opera non del tutto inutile. (dall'Introduzione dell'autore)