Al servizio della capitale e della corte. La marineria napoletana nel Settecento

Riferimento: 9788849538298

Editore: Edizioni Scientifiche Italiane
Autore: Sirago M. (cur.), Passaro B. (cur.), Trizio P. B. (cur.)
Collana: La memoria narrata
In commercio dal: 01 Marzo 2019
Pagine: 168 p., Libro in brossura
EAN: 9788849538298
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Descrizione

Il mare non bagna Napoli? Un'immagine letteraria divenuta motivo ricorrente e a volte fuorviante. Invece è certo che «il mare bagna» il golfo di Napoli, le sue coste e le sue isole, da cui negli ultimi secoli sono nati gruppi armatoriali di dimensioni nazionali e internazionali. Le ricerche presentate in questo volume contribuiscono a mettere in luce che le professionalità e l'imprenditorialità marinare dell'area napoletana e dintorni hanno le loro radici nel Settecento, grazie al risveglio civile ed economico e alle riforme promosse dopo l'arrivo di Carlo di Borbone. Già in età vicereale i velieri costruiti sulle spiagge di Procida e della Penisola sorrentina e dintorni collegavano i porti pugliesi con Napoli, per assicurare i rifornimenti annonari a una città nel Mediterraneo seconda solo a Istanbul per popolazione. I mutati equilibri politici nel Mare nostrum e il riordino legislativo del comparto marittimo, avviato dalla monarchia borbonica, permisero al regno di affrancarsi dal naviglio straniero nel commercio marittimo interno e consentirono ai più intraprendenti equipaggi napoletani di inserirsi su tutte le rotte mediterranee, per esportare i prodotti agricoli delle province meridionali, e di inoltrarsi oltre Gibilterra verso i porti del Nord Europa e, a volte, verso le Antille. Il ritorno di Napoli al ruolo di capitale e la presenza di corte e governo contribuirono in maniera determinante alla ripresa delle imprese armatoriali dei centri marinari del Golfo, ai cui equipaggi furono affidati tutti i trasporti per la regia Corte, il sovrano e la sua famiglia.