Mani anarchiche, mani nostalgiche, manicuore. La sfida d'inizio Novecento fra il corpo integro e le sue parti

Riferimento: 9788822906717

Editore: Quodlibet
Autore: Talamo Beatrice
Collana: Elements
In commercio dal: 07 Luglio 2021
Pagine: 99 p., Libro in brossura
EAN: 9788822906717
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Descrizione

Il testo intende esaminare lo stato di frammentazione dell'Io nell'Europa dei primi del Novecento, in particolare nella Vienna fin de siècle, allargando il discorso anche a un autore di maggior respiro per l'ampiezza dei suoi spostamenti come Rainer Maria Rilke. Come simbolo della parte che sostituisce l'armoniosa integrità, è stata scelta la mano che compare in modo vistoso in alcune opere di Leo Perutz, autore trascurato ma molto significativo di Vienna e di Praga, il già citato Rilke e, facendo una necessaria incursione - a mio giudizio imprescindibile - nell'ambito delle arti, i due allievi di Klimt: Kokoschka e Schiele, che, non casualmente, porranno in primo piano proprio mani parlanti, raccontando con il segno e il colore la fine della figura tradizionale e lo stravolgimento di un corpo smascherato. In ognuno di questi autori ed artisti, la mano, autonoma, ribelle, a volte però pervasa da un'insopprimibile nostalgia dell'intero, sembra esprimere, quasi gridare, la frattura dolorosa dell'epoca: la fine del tutto e la deflagrazione delle parti - immagine non a caso evocata anche per la fine dell'Impero austro-ungarico e quindi per lo scoppio delle guerre mondiali.