Refusi di stampa. Tribunale di Castrovillari. Diritti negati, dove l'azione giudiziaria persegue la vittima anziché il colpevole

Riferimento: 9788833776156

Editore: Passione Scrittore selfpublishing
Autore: Pasquale Salvatore
In commercio dal: 03 Ottobre 2022
Pagine: 248 p., Libro in brossura
EAN: 9788833776156
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Descrizione

La storia potrebbe essere uno dei capitoli mancanti de Il processo di Franz Kafka. Un secolo dopo, ambientata nelle aule dei palazzi di giustizia di piccoli e più grandi centri del profondo sud d'Italia, dove tutto si muove in un inestricabile labirinto, in base a una forza in cui è difficile scorgerne il senso. Si tratta di tanti processi legati gli uni agli altri che si avviluppano tra loro, partendo da una banale lite di confini. Da lì, come una fiumara che si ingrossa alle prime piogge e che poi travolge tutto quello che trova, una causa civile si trasformerà in tanti procedimenti penali. Per paradosso o per caso, il protagonista e anche la vittima, è un tutore della legge; che da privato cittadino tenta di far valere alcuni semplici diritti. Il suo sarà un sasso lanciato nello stagno, che nel giro di dieci anni, scatenerà una macchina infernale che lo vedrà prima indagato, poi imputato e infine assolto per una serie di reati che vanno dall'esercizio arbitrario delle proprie ragioni alla calunnia. La vicenda coinvolgerà una schiera di magistrati che a loro volta da inquisitori prima si ritroveranno poi sotto procedimento penale, in altre aule di giustizia, per rispondere di come sono stati gestiti il caso e i casi. Il protagonista, un ispettore della Guardia di Finanza, annota con meticolosa cura date, incontri, richieste, ricorsi che per troppo tempo lo hanno visto impegnato con i suoi avvocati. Verbalizza, come è suo costume, ogni minimo particolare; i collegamenti sono molto complessi. Solo lui e chi gli sta vicino riescono a districarsi in questa corsa a ostacoli di comparse, di carte bollate, di rinvii, di appelli, il cui esito, per nulla scontato, sarà quello di non aver violato la legge penale, di cui era ed è tutore. Sembrerebbe una storia, in qualche modo, a lieto fine. Ma non lo è. Dalle pagine dell'affaire emerge tutta l'amarezza, lo smarrimento, il dubbio che l'accertamento dei fatti in luogo di giustizia possa diventare una macchina impazzita, dove le regole e la logica sono le prime a essere travolte e annientate.