La dottrina pacifica

Riferimento: 9788868536961

Editore: Nuova Prhomos
Autore: Manicone Michelangelo
In commercio dal: 15 Novembre 2022
Pagine: 674 p., Libro in brossura
EAN: 9788868536961
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Descrizione

Opera in due volumi a cura a con un saggio di Giuseppe Soccio. Michelangelo Manicone - francescano che ricoprì diverse cariche nell'ordine, definitore, guardiano ed anche ministro provinciale - è un convinto progettista, oggi diremmo riformista, e, pertanto, non è indifferente a temi di natura politica. Anzi, la sua tensione intellettuale è tutta protesa verso l'innovazione in ogni campo, che richiede, però, come base preliminare, un mutato clima civile, quale quello auspicato da riformatori illuministi come Giannone, Genovesi, Galiani, Filangieri, Galanti, per limitarci ai più rappresentativi. L'opera che viene riproposta in ristampa anastatica, la Dottrina Pacifica, testimonia proprio di questo suo impegno civile e costituisce la sintesi del vario e complesso retroterra culturale che è alla base della Fisica Appula. Essa è la rielaborazione di un testo che, in parte, si è conservato manoscritto, Il Trionfo del Buon Senso, che testimonia la sua partecipazione attiva al dibattito che avevano innescato a Napoli, e non solo, il giurisdizionalismo e l'anticurialismo, con in testa il conterraneo Pietro Giannone, l'economia civile di Antonio Genovesi ed il rifiuto del dogmatismo aristotelico-scolastico connesso allo sviluppo delle scienze. Essa, inoltre, segna il definitivo passaggio di Manicone dagli interessi filosofici e teologici a quelli naturalistici, scientifici e di riforma politica ed economica. Una declinazione della Fisica Appula in chiave di indagine socio-economica, con dati statistici ed analisi delle produzioni e del costume dei diversi comuni della Daunia e del Gargano, nonché del conflitto tra pastorizia ed agricoltura che aveva dominato la Dogana della Mena delle Pecore prima e, poi, anche il Tavoliere, dimostrando di conoscere bene le varie proposte, come la censuazione, di superamento di un regime, anacronistico retaggio del passato, di proprietà e utilizzo dei terreni agricoli.