Paleoart. Visions of the prehistoric past

Riferimento: 9783836555111

Editore: Taschen
Autore: Ford Walton, Lescaze Zoe
Collana: Jumbo
In commercio dal: 07 Luglio 2017
Pagine: 292 p., Libro rilegato
EAN: 9783836555111
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Descrizione

Era il 1830 quando lo scienziato inglese Henry De la Beche dipinse la prima opera di paleoarte, un'affascinante quanto deliziosamente truce rappresentazione di uno scontro acquatico tra rettili preistorici. Da allora, artisti di tutto il pianeta hanno prodotto immagini suggestive di dinosauri, mammut lanosi e uomini delle caverne, modellando la nostra concezione del mondo primitivo. In questo libro senza precedenti, la scrittrice Zoë Lescaze e l'artista Walton Ford presentano la stupefacente storia della paleoarte dal 1830 al 1990. Non si tratta di pitture rupestri risalenti a migliaia di anni fa, ma di raffigurazioni moderne della preistoria: dipinti, stampe, disegni, sculture, mosaici e murali sorprendenti che mescolano conoscenze scientifiche e fantasia sfrenata. La raccolta offre una panoramica approfondita di questo settore trascurato della storia dell'arte, e mostra come gli artisti incaricati di immaginare le forme di vita estinte proiettassero i propri canoni estetici sul mondo preistorico, ritraendolo a seconda dei casi con tocchi di romanticismo, impressionismo, giapponismo, fauvismo, Art Nouveau e altri stili. Corredato dai testi incisivi di Lescaze, una prefazione di Ford, cinque pagine apribili e decine di dettagli, il libro presenta una straordinaria selezione di opere provenienti da importanti musei di storia naturale, archivi dimenticati e collezioni private, e comprende nuove fotografie di opere chiave come gli influenti dipinti raffiguranti dinosauri di Charles R. Knight, conservati a Chicago, e capolavori poco conosciuti come il monumentale mosaico di A. M. Belashova a Mosca. Tra rappresentazioni di volta in volta spaventose e fantastiche, il volume è una celebrazione degli animali preistorici nell'arte, che ci offre l'opportunità di riconsiderare le nostre creature estinte preferite attraverso la nuova lente della storia dell'arte