Novecento in musica. Protagonisti, correnti, opere. I primi cinquant'anni

Riferimento: 9788842824206

Editore: Il Saggiatore
Autore: Nicolodi Fiamma
Collana: La cultura
In commercio dal: 15 Febbraio 2018
Pagine: 286 p., Libro in brossura
EAN: 9788842824206
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Descrizione

Se ci volgiamo a osservare i primi cinquant'anni del Novecento musicale in Italia, il tempo sembra restituire un'immagine inaspettata: una galassia di associazioni stellari, di polveri diversamente rifulgenti, di pianeti elusivi eppure connessi dalla stessa forza gravitazionale. Alcuni destinati alla deriva, altri all'immortalità, ma tutti a loro modo protagonisti di decenni decisivi della storia italiana. Il Futurismo di Francesco Balilla Pratella e Luigi Russolo, gli esordi della Scuola di Vienna e i Canti di prigionia di Luigi Dallapiccola. I dibattiti di Giannotto Bastianelli e Ildebrando Pizzetti sulla Voce, la nascita del Pianoforte e della Rassegna musicale di Guido M. Gatti. La perenne lotta italiana tra nazionalismo e internazionalismo, modernità e tradizione, tonalità e atonalità. La figura del compositore-critico, emblematicamente rappresentata da Ferruccio Busoni. Il respiro di Roma, tra i concerti sinfonici di Santa Cecilia, le manifestazioni del Teatro delle Arti, l'attività del Teatro dell'Opera e l'ascesa di Goffredo Petrassi. La lungimirante scrittura critica di Gianandrea Gavazzeni, gli epistolari di Francis Poulenc. Una mappatura astrale, quella compiuta da Fiamma Nicolodi, ricca di storie e scoperte inattese. Sempre in elegante equilibrio tra il rigore della critica e la narrazione di un'epoca che ha sconvolto ogni certezza politica, ideologica e culturale, "Novecento in musica" annota ricordi, testimonianze, intuizioni teoriche, innovazioni tecniche che hanno scritto una nuova pagina della nostra storia. Un esercizio di memoria e di lettura che rintraccia i sottili legami e le inconciliabili differenze, le metamorfosi e gli angoli umbratili di un secolo che è stato chiamato a definirsi in una tradizione ma che, se colto nell'istante del suo farsi, si dimostra l'artefice di straordinarie, spesso ancora celate rivoluzioni.