Tramontata è la luna

Riferimento: 9791255761365

Editore: Edizioni Artestampa
Autore: Burzacchini Alessandra
In commercio dal: 04 Dicembre 2023
Pagine: 228 p., Libro
EAN: 9791255761365
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Descrizione

È davvero labile il confine fra sogno e realtà, fra sogno e follia. Spesso l'amore e la passione compiono il miracolo di separarle regalando a ognuna misteri di cui ammantarsi, a volte invece lanciano il sortilegio che le mescolerà per sempre e sarà il loro dono e la loro condanna. Durante una visita di istruzione con una classe del liceo delle Scienze Umane all'ex manicomio San Lazzaro di Reggio Emilia, un'insegnante di Lettere vede aprirsi nei vari luoghi delle storie che sembrano scaturire da stanze e spazi aperti, da suggestioni e vicende dell'ospedale psichiatrico. Quasi all'improvviso si manifestano davanti a lei scene vive che coinvolgono pazienti e psichiatri, che raccontano di follie e tristezze, speranze e gesti di vita quotidiana, in un alternarsi di realtà e fantasia. Un ballo fra i glicini in cui un giovane psichiatra è attratto da una paziente bella e infelice, un uomo depresso che trova conforto nel suo gatto, la dottoressa Maria del Rio che in una sera di marzo nel salotto di casa sua ripercorre il suo duro lavoro nel manicomio, una storica d'arte innamorata follemente del personaggio di un quadro della galleria che dirige, una madre che uccide l'insegnante di matematica che ha vessato la figlia, l'ennesima violenza di un uomo sulla moglie inerme e disperata, l'amore e la passione vissuti in un mondo immaginario che ha preso il posto della realtà, la scelta difficile di una ragazza tra la carriera e il fidanzato psichiatra, un padre che denuncia il fidanzato ebreo della figlia durante la Seconda Guerra Mondiale. Mentre la guida spiega la storia del San Lazzaro e le vicende storiche e umane che lo hanno popolato, mentre le ragazze della classe discutono su giustizia, pazzia e ospedali criminali, come per incanto l'antico refettorio, il piccolo giardino interno, i cancelli che un tempo rinchiudevano e ora non più, le piccole celle ormai diventate un museo si animano di una linfa vitale offrendo un cuore che palpita su cui riflettere senza pregiudizi, con una sorta di silenzioso rispetto.