Se Nietzsche fosse un narvalo. Come l'intelligenza animale svela la stupidità umana

Riferimento: 9788855232227

Editore: Aboca Edizioni
Autore: Gregg Justin
Collana: Saggi
In commercio dal: 23 Giugno 2023
Pagine: 272 p., Libro in brossura
EAN: 9788855232227
25,00 €
Quantità
Disp. in 7+ gg lavorativi

  In caso di disponibilità non immediata, i giorni indicati fanno riferimento

al tempo che si dovrà attendere prima che il prodotto venga spedito.

Descrizione

Se c'è una lezione che possiamo trarre dalla vita tormentata di Friedrich Nietzsche, è che riflettere troppo sulle cose non torna per forza a nostro vantaggio. Che sarebbe successo se Nietzsche fosse stato un animale più semplice, incapace di pensare in modo così profondo alla natura dell'esistenza? O addirittura un narvalo? Non c'è dubbio, nei nostri crani succede qualcosa che non avviene nei crani dei narvali. Noi possiamo mandare robot su Marte. I narvali, no. Noi possiamo comporre sinfonie. I narvali, no. Noi possiamo trovare un senso nella morte. I narvali, no. Qualsiasi cosa faccia il nostro cervello per produrre questi prodigi è certamente il risultato di quella cosa che chiamiamo intelligenza. Abbiamo sempre guardato al mondo e agli animali attraverso il nostro personale stile di intelligenza umana. Ma se mettessimo a tacere la voce che tanto decanta l'eccezionalismo della nostra specie e ascoltassimo le storie che ci raccontano le altre? Se riconoscessimo che a volte le nostre presunte conquiste umane sono in realtà soluzioni abbastanza scadenti da un punto di vista evolutivo? Attraverso questo saggio impareremo che tutti gli animali possiedono una coscienza, capiscono qualcosa del passaggio del tempo e fanno piani per il futuro, intuiscono qualcosa della morte, imparano come funziona il mondo accumulando informazioni associative, possono essere menzogneri (pensiamo ad esempio alla finta dell'ala spezzata del corriere canoro o all'inganno tattico della seppia luttuosa), hanno intenzioni e obiettivi. Gli animali hanno persino norme che guidano il loro comportamento sociale, dando loro idee su quello che è giusto e su come loro (e gli altri) meritano di essere trattati. Insomma, ci arrenderemo al fatto che gli animali hanno piccole menti piene di qualità che vale la pena prendere in considerazione e che la nostra mente non è il principio e la fine di ogni meraviglia!