Il rito di cognizione e le impugnazioni dopo la riforma Cartabia

Riferimento: 9788891663511

Editore: Maggioli editore
Autore: Sirotti Gaudenzi Enrico
Collana: Legale
In commercio dal: 01 Giugno 2023
Pagine: 266 p., Libro
EAN: 9788891663511
34,00 €
Quantità
Non disponibile

  In caso di disponibilità non immediata, i giorni indicati fanno riferimento

al tempo che si dovrà attendere prima che il prodotto venga spedito.

Descrizione

Aggiornato alla Riforma Cartabia (d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 149), il volume illustra le particolarità del rito di cognizione e delle impugnazioni alla luce delle recenti novità introdotte. Con schemi procedurali, tabella di raffronto della normativa e formule vuole essere uno strumento operativo di ausilio per i professionisti, al fine di semplificare il lavoro di aggiornamento e approfondire alcuni aspetti della Riforma. Tra le principali novità introdotte dalla riforma in esame si segnalano: il rafforzamento dell'indipendenza e imparzialità degli arbitri, con conseguente potere di emanare provvedimenti cautelari; la semplificazione del procedimento civile e la definizione del thema decidendum e thema probandum già alla prima udienza; la semplificazione della fase decisoria; la riduzione dei casi in cui il Tribunale decide in composizione collegiale; l'utilizzo delle innovazioni telematiche, introdotte durante il periodo di emergenza da Covid-19 (udienze da remoto, deposito di note in luogo dell'udienza), con l'ampliamento e il rafforzamento del processo civile telematico; l'aumento della competenza per valore del giudice di pace; l'estensione della negoziazione assistita alle controversie di lavoro; il potenziamento della mediazione (d.lgs. 4 marzo 2010, n. 28, ampliamento delle materie obbligatorie e aumento dei relativi incentivi fiscali); l'estensione dell'ufficio del processo; l'introduzione del rinvio pregiudiziale in Cassazione nel caso in cui un giudice di merito debba decidere una questione di diritto di difficile interpretazione; il procedimento semplificato; la revocazione per contrarietà alla CEDU.