Tempi e «nomina juris» nelle indagini preliminari. L'incertezza del controllo

Riferimento: 9788866119067

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Autore: Vania Maffeo
Collana: Giustizia penale della post-modernità
In commercio dal: 2020
Pagine: 176 p., Libro in brossura
EAN: 9788866119067
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Descrizione

Subito dopo il varo del codice vigente, la fase investigativa ha rivelato una crescente alterazione della sagoma, in origine concepita come un'inchiesta preliminare quasi priva di connotati probatori ed essenzialmente strumentale alla scelta sull'azione; i ritocchi alla disciplina - in parte dovuti al riacuirsi del crimine organizzato - hanno contribuito a trasfigurare il modello, con simmetrico depauperamento dello stadio dibattimentale. Ed ecco che il tema dei controlli sul potere investigativo del pubblico ministero emerge in tutta la sua criticità. Base di partenza è la struttura della fase desumibile dalle sue coordinate spazio-temporali. Il tempo riguarda la durata, che procede ben oltre le barriere formali, a partire dalla collocazione del dies a quo. Lo spazio orienta il campo applicativo delle indagini nel perimetro mutevole degli addebiti sommari. Entrambi i fattori, forse sfuggiti alla lungimiranza dei codificatori, richiedono di ricalibrare e irrobustire il regime delle verifiche sull'opera inquirente.