Racconti di Mandra Murata (I). Vol. 2

Riferimento: 9788859182580

Editore: Aletti
Autore: Damiani Bonifacio Giorgio
Collana: I diamanti
In commercio dal: 20 Gennaio 2023
Pagine: 484 p., Libro in brossura
EAN: 9788859182580
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Descrizione

Il primo racconto, intitolato I Diacri, espone le avventure escursionistiche montane di sei professionisti, durante le quali, affrontano temi scientifici e religiosi, oltre che motivi profani ed esperienze di vita sociale. Nel corso delle loro peregrinazioni sui monti di Mandra Murata, montagna costellata di paesini antichi, nell'attraversare una di queste borgate, i Diacri riscontrano la presenza, sulla parete di un'abitazione, di una lapide inneggiante ad un uomo gigantesco, dalla vita avventurosa in terra di Francia, alla fine della prima metà dell'800. Tale circostanza fa da spunto all'inizio della seconda storia, la cui narrazione viene curata da uno degli escursionisti, che si incarica di raccogliere notizie sulle imprese di quel personaggio. Il racconto lascia un velo di mistero sull'impegno finale di quell'uomo erculeo, che si sobbarca il compito di nascondere uno scrigno, appartenuto, nientemeno, a Garibaldi e contenente valori e documenti, di stampo massonico, ritenuti dal gigante importanti per la società in profonda trasformazione, in un luogo impervio di Mandra Murata. A causa di vicissitudini collegate alle vicende del brigantaggio abruzzese, il cofanetto, celato all'interno di un nido di falchi, presente in una profonda dolina dalle pareti rocciose inaccessibili, viene abbandonato dal colosso. Il rinvenimento casuale del prezioso bauletto verrà effettuato da un ragazzo, alla ricerca di pulcini di falconidi, un secolo dopo. Egli nota un luccichio, tra il guano e il detrito che ricoprono il coperchio della scatola e si appropria del contenuto dello scrigno. È la fine del terzo racconto, che prende le mosse dalla rievocazione delle gesta infantili di un gruppo di ultracinquantenni, residenti in varie parti d'Italia e all'estero, i quali decidono di incontrarsi durante le ferie estive ed organizzare un simposio conviviale, previa ripetizione di alcune delle imprese compiute durante la loro infanzia, trascorsa in un sobborgo povero del paese natio nell'immediato dopoguerra. Rione che, per contrasto con la ricchezza del quartiere più facoltoso di New York, aveva ricevuto il nomignolo di Wall Street. È nel corso di questa terza e ultima storia che il mistero dello scrigno, rimasto tale per tanti anni, viene svelato in un momento di ebbrezza del commensale scopritore del tesoro, indotto a bere molti bicchieri di vino dagli amici, nutrenti, a lungo, sospetti sul cambiamento repentino di vita del loro compagno, fin da ragazzo. Ma il termine dell'opera pone un dilemma: l'ebbro verrà creduto? Con la prefazione di Alessandro Quasimodo