Pandemia e l'invasione dell'Ucraina. Le tragedie del mondo contemporaneo. Per una prospettiva riformista, europeista, liberalsoc

Riferimento: 9788849871234

Editore: Rubbettino
Autore: Cicchitto Fabrizio
Collana: Varia
In commercio dal: 10 Giugno 2022
Formato: Libro
EAN: 9788849871234
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Descrizione

Il mondo si è trovato ad affrontare in rapida successione prima la pandemia provocata dal virus Covid-19, nato in Cina e trasformatosi in pandemia per responsabilità di quel paese, poi il 24 febbraio la pace del mondo è stata rotta dall'invasione dell'Ucraina da parte della Russia di Putin. Russia e Cina hanno lanciato una sorta di alternativa all'Occidente in nome di una nuova egemonia di stampo autoritario. L'autore sviluppa una netta polemica nei confronti dei no vax, ma nel contempo sottopone a una serrata critica gli errori commessi dal governo e da alcune regioni nella gestione della pandemia. 165.000 morti sono molti e testimoniano l'esistenza di errori e di contraddizioni sia da parte dei governi nazionali sia di alcune regioni al di là degli schemi di maggioranza e di opposizione. Nel libro è molto netta la polemica nei confronti della linea scelta di azzerare sostanzialmente quasi tutte le misure prese finora, una sorta di tana libera tutti, che rischia di provocare un'altra crisi in autunno. Saggiamente le parti sociali, dagli imprenditori ai sindacati, hanno scelto una linea caratterizzata da grande prudenza, che vale nel settore privato, ma non in quello pubblico. Sull'altra vicenda, quella dell'invasione dell'Ucraina da parte dell'esercito russo, il giudizio contenuto nel libro è assai netto. Non esistono dubbi sul fatto che la Russia è il paese aggressore e l'Ucraina è quello aggredito con il quale bisogna solidarizzare anche con l'invio delle armi, anche perché, viste le intenzioni annessioniste e distruttive di Putin, l'unico modo per costringerlo a trattare è quello di farlo trovare di fronte ad una forte resistenza armata, l'unica risposta che può condizionarlo e indurlo a interrompere l'aggressione. Questa gravissima situazione è stata favorita dal fatto che a suo tempo larga parte del mondo occidentale non ha capito nulla né dell'ideologia a cui si ispira Putin, né delle sue reali intenzioni politiche. Putin non è in continuità con il comunismo reale, ma è un ideologo, ispirato da alcuni teorici della Russia bianca, che vuole ricostruire e rilanciare la grande Russia anche attraverso una serie di conquiste militari. Nel libro vengono analizzate le varie e contrapposte strategie emerse nell'Occidente, dal welfare, al reaganismo, al sovranismo, alla singolare esperienza di Trump e alla politica di Biden.