Per una sanità partecipata

Riferimento: 9788882382629

Editore: Città del Sole Edizioni
Autore: Curia Rubens
Collana: Fuori collana
In commercio dal: 15 Settembre 2021
Pagine: 144 p., Libro in brossura
EAN: 9788882382629
14,00 €
Quantità
Non disponibile

  In caso di disponibilità non immediata, i giorni indicati fanno riferimento

al tempo che si dovrà attendere prima che il prodotto venga spedito.

Descrizione

Dopo oltre due anni dal mio Manuale per una riforma della sanità in Calabria, undici anni dall'entrata in Piano di rientro della Calabria e la Pandemia da COVID 19 ho cercato di riflettere sulle risposte, se ci sono state, alle molte domande che mi ero posto con il Manuale ed ai nuovi interrogativi che la SARS COV 2 ha posto al Servizio Sanitario Nazionale e Regionale. Purtroppo siamo stati facili profeti quando abbiamo denunciato che una Sanità Territoriale desertificata e la carenza si una rete Ospedaliera efficiente, al di là dei singoli operatori sanitari che lavorano a mani nude, non sarebbe stata in grado di dare risposte ai nuovi bisogni di salute dei calabresi: è urgente una profonda riforma organizzativa ed etica della sanità, anche alla luce di una sanità di prossimità che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza delinea molto bene. Siamo pronti a cogliere, come Servizio Sanitario Regionale, questa opportunità che l'Europa ci dà? In undici anni il Piano di rientro perché è fallito? L'integrazione sociosanitaria, senza trattino, è stata attuata in Calabria? Le diseguaglianze economiche e sociali danneggiano la salute? La tutela della salute è una opportunità o un macigno che pesa sulla fragile economia della nostra Regione? L'Edilizia Sanitaria è una vergogna per come è stata attuata o potrà essere un volano per l'economia calabrese? L'infermiere di famiglia avrà un ruolo fondamentale in una equipe multiprofessionale? La classe dirigente calabrese deve prendere atto che in Calabria sono scesi in campo nuovi protagonisti: donne e uomini entusiasmanti che contestano una sanità paternalistica e pretendono, con i loro vissuti e le loro competenze, che venga attuata un'organizzazione della sanità a misura di persona dove la partecipazione è ricchezza non una zanzara fastidiosa.