Architettura «venetiana». I proti veneziani e la politica edilizia nel Cinquecen

Riferimento: 9788883149962

Editore: Cierre edizioni
Autore: Gaier Martin
In commercio dal: 03 Luglio 2019
Pagine: 384 p., Libro in brossura
EAN: 9788883149962
26,00 €
Quantità
Non disponibile

  In caso di disponibilità non immediata, i giorni indicati fanno riferimento

al tempo che si dovrà attendere prima che il prodotto venga spedito.

Descrizione

Il Cinquecento è considerato il secolo del rinnovamento urbanistico veneziano. Il doge Andrea Gritti (1523-1538) e Jacopo Sansovino sono ritenuti i protagonisti di questo rinnovamento, coloro grazie i quali cominciò finalmente il Rinascimento a Venezia. È convinzione diffusa che nel Cinquecento i "veri" architetti, gli architetti esteti, abbiano finalmente preso il sopravvento sui proti, gli architetti veneziani, più "empirici", più vicini alla figura del Baumeister. Martin Gaier nella sua ricerca sull'attività dei proti tiene però conto per esempio del fatto che spesso le committenze statali più importanti continuarono comunque ad essere affidate a loro, primo fra tutti ad Arnoldo da Ponte come nel caso del restauro di Palazzo Ducale o della ricostruzione del ponte di Rialto. E avanza l'ipotesi, «per permetterne la discussione», che i proti veneziani non siano entrati in competizione con gli architetti forestieri solo per istinto di sopravvivenza, ma che siano stati manovrati o almeno appoggiati dalla parte conservatrice del patriziato, in una sfida politica con le armi dell'architettura.