Gerolamo ritrovato. Il cantiere, la storia e il restauro. Ediz. illustrata (Il)

Riferimento: 9788877687111

Editore: Archinto
Autore: Guazzoni Edoardo, Crivelli Filippo, Porro Maurizio, Bentoglio Alberto, Crimi F.
Collana: Lo zibaldone
In commercio dal: 13 Febbraio 2018
Pagine: 266 p., Libro in brossura
EAN: 9788877687111
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Descrizione

«Ma sì... è il vecchio amico Gerolamo che torna nel suo teatro... è il teatro Gerolamo che ha ripreso vita... a Milano c'è un teatro che si riapre... ecco, questa è la Civiltà!... così possiamo spiegarla meglio di tanti discorsi complicati... un teatro che si riapre!!!» Così scriveva Giorgio Bocca alla fine degli anni Cinquanta in occasione della riapertura (una delle tante nella ricca e travagliata storia di questo teatro) del Gerolamo sotto l'egida di Paolo Grassi. Il libro ripercorre la lunga vita del teatro sorto nel 1868 sulle ceneri dell'antico teatro di marionette Fiando, restaurato una prima volta già alla fine dell'Ottocento e divenuto nella prima metà del Novecento il «regno» incontrastato della famiglia Colla e delle sue marionette. I bombardamenti della seconda guerra mondiale e la prospettata demolizione, per fortuna scongiurata, allontanano i Colla e, dalla fine degli anni Cinquanta alla chiusura nel 1983, sul palco del Gerolamo si alterneranno gli spettacoli della Compagnia Stabile del Teatro Milanese e i recital di Eduardo, Milly, Juliette Greco, Franca Rame e Dario Fo, Ornella Vanoni, Giorgio Gaber, Enzo Jannacci e molte altre personalità anche internazionali. L'ultimo restauro, appena terminato, ha finalmente restituito a Milano uno dei suoi teatri più amati. Le parole di Dino Buzzati, pubblicate sul «Corriere della Sera» in occasione della riapertura del 1958, risuonano oggi profetiche: «Lustri e vitaminizzati dalla vernice fresca, sorridono i profili dei poeti nei loro medaglioni di stucco. Frusti e spenti sino a poche settimane fa, non erano che i lari in disfacimento di un teatrino agonizzante. Il Gerolamo è tutto un cantiere, si rifanno pavimenti, si rinforzano muri, si ricavano vani per i camerini, si rappezza e si consolida».