Stanza. La terapia psicomotoria raccontata attraverso l'uso dello spazio e degli oggetti. Nuova ediz. (La)

Riferimento: 9788832862553

Editore: Fabbrica dei Segni
Autore: Wille Anne-Marie
Collana: Saggistica
In commercio dal: 15 Settembre 2023
Pagine: 224 p., Libro in brossura
EAN: 9788832862553
16,00 €
Quantità
Non disponibile

  In caso di disponibilità non immediata, i giorni indicati fanno riferimento

al tempo che si dovrà attendere prima che il prodotto venga spedito.

Descrizione

Questo lavoro è l'autobiografia professionale dell'autrice, terapeuta della psicomotricità. La sua storia inizia alla fine degli anni Sessanta e prosegue tutt'ora. Il nucleo centrale dell'esperienza narrata riguarda l'importanza del luogo fisico, la 'Stanza', in cui si svolgono gli incontri con i pazienti, nel testo chiamati invitati. Nella prima parte del libro, viene presentato sinteticamente l'approccio dell'autrice alla terapia psicomotoria, che affonda le sue radici nella relativa formazione ginevrina, basata sull'insegnamento diretto di grandi nomi della psicomotricità come Julian De Ajuriagerra e della psicologia come Jean Piaget. Nella seconda parte, si descrivono i 'Viaggi' da una stanza all'altra, ovvero le peregrinazioni professionali nelle diverse stanze degli ambienti educativi e sanitari presso i quali l'autrice ha operato, per finire nella 'Stanza' vera e propria, quella del suo Istituto di Psicomotricità, fondato nel 1977: una Stanza come deve essere per praticare al meglio la professione. Nella terza parte, si entra davvero nella 'Stanza', facendo risaltare l'importanza della sua struttura architettonica e quella dei diversi scenari che vi possono essere realizzati, insistendo sul loro impatto nell'influenzare il comportamento degli invitati. Vengono illustrati i diversi scenari d'accoglienza, allestiti pensando di volta in volta a quell'invitato specifico e secondo gli obiettivi prefissati. In questo contesto, gli scenari della 'Stanza' diventano un mezzo di comunicazione sostanziale, al pari dell'interazione corporea tra il terapeuta e l'invitato. Il libro si conclude con alcune riflessioni sulla memoria di luoghi significativi nel corso della vita dell'autrice, con la stessa prospettiva etologica utilizzata per parlare della 'Stanza'.