Successione digitale e circolazione dei beni online. Note in tema di eredità digitale

Riferimento: 9788849542479

Editore: Edizioni Scientifiche Italiane
Autore: Aurora Vesto
Collana: Quaderni «Diritto delle successioni e della famiglia»
In commercio dal: 30 Maggio 2020
Pagine: 236 p., Libro in brossura
EAN: 9788849542479
32,00 €
Quantità
Non disponibile

  In caso di disponibilità non immediata, i giorni indicati fanno riferimento

al tempo che si dovrà attendere prima che il prodotto venga spedito.

Descrizione

Da tempo immemorabile il sistema delle successioni a causa di morte viene ricondotto all'analisi delle problematiche inerenti ai soli beni materiali e, in qualche isolata ipotesi, a quelli immateriali. Nell'odierno contesto socio-economico, la pervasività della tecnologia ha modificato radicalmente ogni singolo aspetto della c.d. human life subordinata alla capacità predittiva degli algoritmi e, oramai, irrimediabilmente compromessa dall'utilizzo massivo delle strumentazioni hitech capaci di governare le nostre azioni e di orientare i nostri desideri. Il paradigma tecnocratico della sorveglianza ha contribuito a creare un'antropologia identitaria sempre più digitalizzata ed intimamente correlata ad una nuova categoria di cespiti trasferibili mortis causa: i beni digitali. Si tratta di beni che si contraddistinguono, nel «digital space», per la loro dimensione «funzionalmente» digitale che tende a parcellizzare i poteri del proprietario, il quale non gode di un autonomo ius excludendi sul proprio asset, per un verso, tendenzialmente inconsumabile ma, d'altro canto, «irrigidito» da plurimi condizionamenti contrattuali. Il problema fondamentale diventa allora quello di garantire ai propri eredi il passaggio generazionale di text documents, files, passwords, accounts, software (a loro volta utilizzabili su differenti devices, dal pc al tablet allo smartphone). Il volume, nell'affrontare in chiave ricostruttiva la disciplina di tali beni, si sofferma sull'underlying problem della c.d. «eredità digitale» e, conseguenzialmente, sull'idoneità (o meno) del testamento analogico e di quello «digitale» a fungere da utili strumenti devolutivi, specie se comparati, sul piano pratico, ad altri strumenti negoziali (sia mortis causa che post mortem) ritenuti adatti a tal fine. All'analisi fa da sfondo uno studio sull'evoluzione «tecnologicamente orientata» dell'identità personale oggi chiamata a confrontarsi con la dimensione totalizzante dell'infosfera e dell'information technology.